IMPIEGO DELLA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI CON LA METODICA DELLA “FARMAFORESI ELETTRODICA” NELLE PATOLOGIE DEL SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO
di Bocharov Nikolai, Capo del Dipartimento Fisioterapia deIIa Clinica Militare Ospedale Vishnevsky
Abbiamo eseguito uno studio clinico sulla somministrazione transdermica di farmaci con il dispositivo Farmateb. Il metodo rende possibile la penetrazione dei farmaci nel tessuto dell’organismo di livello in livello fino a 13 cm di profondità sotto l’azione di onde pulsate modulate di forma e frequenza variabili. Con l’ausilio di un microprocessore elettronico vengono elaborati, corretti e rilasciati programmi differenziati per somministrare farmaci, indipendentemente dal peso molecolare e dalla carica. Le procedure sono accompagnate da una diagnosi preliminare e dinamica delle condizioni elettrofisiologiche dei tessuti trattati, ciò permette di correggere il programma in base al principio del biofeedback.
Nel presente documento viene presentata un’esperienza di somministrazione di condroprotettori e di acido etilendiamminotetracetico al fine di attivare i processi riparativi del tessuto cartilagineo danneggiato e di ripristinare il frammento muscolo-tendineo calcificato.
La prima paziente, 47 anni, sofferente da anni di dolori intensi nella regione del rachide lombo-sacrale e alla gamba dx (fino a 8 punti della scala VAS), sulla base delle indagini cliniche e radiologiche presentava la seguente diagnosi: “dorsopatia lombo-sacrale. Discopatia, spondiloartrosi L4-S1, ernia disco intervertebrale L5-S1 fino a 10 mm, protrusione L4-L5 fino a 3 mm. Sindrome lombosciatalgica dx. Nel periodo agosto/ settembre di quest’anno sono state eseguite 12 sedute di Farmaforesi Elettrodica con Ketoprofene da 100 mg, Condroitin solfato da 400 mg, Glucosamina da 500 mg, Collagenasi al 3% 1 ml, Karipazim 350PE, massaggio segmentario e rilassamento muscolare post-isometrico della regione del rachide lombo-sacrale. A seguito dei trattamenti eseguiti è aumentata la sensazione di benessere e la sindrome dolorosa è stata totalmente sedata. La risonanza magnetica eseguita successivamente ha evidenziato una significativa riduzione della protrusione dei dischi intervertebrali L5-S1.
La seconda paziente, 50 anni, da un anno lamentava dolenzia e formicolio nella regione scapolare dx, all’articolazione della spalla con irradiazione lungo la sua superficie anterolaterale, che si intensificava bruscamente con l’abduzione del braccio. Nel corso delle indagini eseguite, è stata diagnosticata “tendinosi calcifica del muscolo sovraspinato della scapola dx”. Nel settembre-ottobre di quest’anno son state eseguite 14 sedute di Farmaforesi Elettrodica con EDTA 1% 10 ml nella regione della proiezione del muscolo sovraspinato dx. A seguito dei trattamenti la mobilità articolare della spalla è stata ripristinata ed il dolore sedato. La radiografia di controllo ha riscontrato una significativa riduzione della regione del tratto calcificato.